La villa sorge in un quartiere residenziale caratterizzato da villette unifamiliari progettata dall’architetto Botta unica nel suo genere visibile come patrimonio dei beni culturali in Lombardia su un terreno di 2.560 metri quadri e realizza una superficie utile di 713 metri quadri. Occupa un volume di tre livelli fuori terra: il piano inferiore accoglie una piscina interna con una piccola palestra e i relativi servizi; al primo piano si trovano la zona giorno e la camera padronale; al secondo, una biblioteca e il resto della zona notte. Il fronte est, parallelo alla strada, è rivestito da una doppia muratura in mattoni di cotto su cui poggia la scala esterna, che consente accesso diretto alla biblioteca. Al contempo, la parete isola gli ambienti interni dai rumori provenienti dalla strada prospiciente. Il fronte ovest, rivolto al giardino privato, è convesso e scandito da numerosi arretramenti rispetto al filo di gronda, che generano un ampio porticato su tre piani e le logge a servizio del secondo livello. In corrispondenza del portico, alla quota del piano terreno, è collocata una vetrata a scomparsa che consente di aprire completamente gli spazi dedicati al fitness sul parco della casa. La villa adotta tecnologie costruttive e soluzioni tecniche comuni alle vicine case a schiera, realizzate da Botta sulla stessa strada: strutture in cemento armato, tamponamenti in mattoni paramano di colore rosso, serramenti in alluminio nero.